sabato 18 gennaio 2014

Le ciriole romane con i pisellini freschi


Oggi vi proponiamo un piatto di pesce prelibato e pregiato di cui i romani sono sempre stati ghiotti fin dalla notte dei tempi: le “CIRIOLE”, gergo romanesco usato per indicare le piccole anguille d’acqua dolce, dalla carne delicata e facilmente digestibile. 
Ai tempi dei nostri nonni era un pesce mangiato di frequente poiché economico, lo si pescava nelle torbide acque del Tevere e come da tradizione lo si cucinava immancabilmente per il cenone della vigilia di Natale.
Le ciriole possono cucinarsi in tanti modi: fritte, alla griglia, alla pizzaiola, alla pescatora, alla cacciatora e in agrodolce, ma quella che noi riporteremo, per la gioia dei vostri palati, è la variante più classica, quella più diffusa tra i fornelli romani:CIRIOLE CON PISELLINI FRESCHI.
In primis, occorre ricordare che le ciriole, per via della loro pelle fine, non devono essere spellate ma, una volta private di testa e interiora, vanno tagliate a pezzi di 10 cm circa, sciacquate con cura ed asciugate con un canovaccio.

RICETTA:
1 kg di ciriole
500 gr di pisellini dolci romani
300 gr di passata di pomodoro
vino bianco
4 cipolline novelle
1 spicchio d’aglio
Farina
Prezzemolo
Olio evo
Sale q.b.

In una casseruola con dell’olio fate imbiondire un trito di aglio e cipolla, unite poi i pezzi di ciriole leggermente infarinate, salate e lasciate insaporire in po’. Sfumate col vino lasciandolo evaporare, aggiungete i pisellini sgranati, la passata di pomodoro e continuate la cottura a fuoco basso. Una volta cotti i piselli, impiattate, cospargete di prezzemolo e …

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